Trascorrono i mesi ma la scarsità di materie prime è sempre più pressante.
La domanda di beni e merce di vario genere è cresciuta molto nelle ultime settimane, complice l’allentamento delle restrizioni in molti Paesi. Ma questo, scrive Bloomberg in un lungo articolo, ha ricadute sulla produzione, sul trasporto e sulla fornitura di rame, caffè, alluminio, carta, acciaio e praticamente qualsiasi altra cosa,
Seppur aspettavamo da tempo la riapertura, questa è tra le varie cause che genera la scarsità di materie prime. Con le riaperture, infatti, è tornata a crescere in maniera costante la domanda di beni. Questo ha portato ad un aumento della produzione, per permettere all’offerta di adeguarsi. E chi produce ha ovviamente dovuto ordinare componenti e materie prime in gran quantità.
Il problema per le imprese non è solo avere un approvvigionamento sufficiente per continuare a produrre, ma anche i rincari che questi materiali con il tempo hanno subito.
Secondo il report dell’Unione industriali, la gran parte delle imprese che ha registrato aumenti nei prezzi delle materie prime e dei semilavorati prevede che questo avrà un impatto sui costi di produzione nel medio lungo periodo, portando da un lato a un aumento dei prezzi di vendita (come stimato dal 25%), dall’altro a una riduzione dei margini di profitto (stimato dall’8%) e nella maggior parte dei casi (67%) ad un mix dei precedenti fattori.
Fonti:
Il mondo è improvvisamente a corto di materie prime – Linkiesta.it